Questa consapevolezza, tra le altre cose, ci ha spronati a valutare come predisporre anche in futuro la miglior donazione possibile per i pazienti. A tal fine abbiamo messo a punto una nuova strategia di reclutamento. Il cambiamento più evidente è la riduzione del limite massimo di età per i nuovi registrati da 55 a 40 anni. La storia di successo del Registro svizzero, che nel 2018 ha festeggiato il suo 30° anniversario e celebrato anche una fase di forte crescita, è destinata a continuare, poiché sa integrare prontamente le nuove conoscenze della ricerca medica nelle attività terapeutiche di tutti i giorni.

Ci sono stati nuovi sviluppi anche nella donazione di sangue: dopo che un gruppo di esperti ha valutato il rischio di trasmissione dell’epatite E attraverso le trasfusioni di sangue, in Svizzera dal 1° ottobre 2018 tutti gli emoprodotti vengono sottoposti a un test supplementare per individuare questo virus. Così facendo si migliora la protezione dei pazienti immunodepressi che, con l’epatite E, sono esposti a un rischio particolare.

Il settore della donazione di sangue si finanzia vendendo i suoi prodotti agli ospedali. Non riceve né fondi federali né donazioni, a differenza del settore della donazione di cellule staminali del sangue che beneficia di un mandato di prestazioni della Confederazione. In questo contesto seguiamo con grande interesse le prossime fasi dell’attuazione di un’iniziativa parlamentare che vuole dichiarare l’approvvigionamento di sangue per la popolazione come un compito della Confederazione. Dopo il consenso delle commissioni parlamentari lo scorso anno, ora è in fase di elaborazione un progetto di legge.

Passaggio di testimone dal Dr. Rudolf Schwabe al Dr. Bernhard Wegmüller

Dopo quasi 20 anni di attività ai vertici dell’organizzazione mantello Trasfusione CRS Svizzera SA, lo scorso anno il Dr. Rudolf Schwabe è andato in pensione. Il Consiglio di amministrazione ha scelto il Dr. Bernhard Wegmüller quale suo successore. Il passaggio di testimone è avvenuto nel settembre 2018.